Availability: Disponibile

L’onda gridava forte

 22,00

Il caso del Nova Scotia e di altro fuoco amico su civili italiani.

Descrizione

«Il Comandante Gysae capì che aveva silurato un trasporto di suoi alleati e, quando un italiano fatto salire a bordo riuscì a spiegare di chi si trattava, faticò a nascondere un brivido: l’U-177 era emerso in un mare costellato di relitti a cui si aggrappavano civili italiani».

«Internati» li chiamavano, per distinguerli dai militari prigionieri di guerra. Erano i civili italiani catturati durante la Seconda guerra mondiale: emigrati che si trovavano in Gran Bretagna, o cittadini delle colonie del nostro «Impero» sorpresi dagli avvenimenti dei primi anni di guerra. Per loro non c’era nessuna garanzia: il Diritto Internazionale non prevedeva alcuna protezione per i civili.
Molti di loro vennero sorpresi da un destino atroce: mentre venivano trasportati verso i campi di prigionia su navi britanniche nemiche, intercettate e silurate da sottomarini tedeschi amici, morirono affogati, divorati dagli squali, talvolta addirittura uccisi mentre cercavano disperatamente di aggrapparsi a una zattera o a un relitto.
Arandora Star, Laconia, Nova Scotia: questo libro parla di navi inglesi cariche di civili italiani che incontrarono sulla loro rotta gli U-Boote, i «branchi di lupi», che le azzannarono; del comportamento dei sommergibilisti germanici; della sorte dei naufraghi e dei sopravvissuti; di sorprendenti intrecci con lo spionaggio e con il nazismo in zone del mondo ai nostri antipodi; e di Padre Mosè, missionario cappuccino combattivo e patriottico, che lasciò sull’altopiano eritreo un documento che ha trasmesso il ricordo di tanti italiani, morti per «fuoco amico».

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.