Descrizione
Pagine 208 – Formato 16 x 23 cm. – Brossura – Copertina plastificata con alette – ISBN – 9788895038711 – SPEDIZIONE IN 7 GG. LAVORATIVI
È la continuazione del libro “La borsa degli dèi” che iniziava in Iraq, praticamente nell’antica Mesopotamia.
Qui ricompaiono i due archeologi statunitensi Simon Biles e Sophia Moore, che nella precedente avventura avevano vissuto una tremenda esperienza in Iraq a causa del ritrovamento in uno scavo archeologico di un’antica borsa, simile a quella che vediamo in mano agli dèi sui bassorilievi sumeri, fatta però di uno strano metallo e non certamente costruita dai Sumeri.
I due archeologi vissero una difficile avventura che li costrinse a viaggiare, andando prima negli USA e poi in Russia e in Turchia, contattando altri archeologi per capire a cosa servisse quella borsa. Però furono continuamente inseguiti e aggrediti da uomini violenti che volevano impossessarsi della strana borsa, mettendo in pericolo anche la loro vita. Ma poi furono aiutati da un giovane turco di nome Mehmet.
In quest’altra avventura, invece, Simon e Sophia sono alle prese con il mondo degli Ittiti, antico e potente popolo che viveva nell’attuale Turchia, tuttavia rimasto per lungo tempo sconosciuto agli studiosi anche se il loro impero scendeva fino in Siria e per un breve periodo pure oltre. Anche la loro capitale, Hattusa, era scomparsa dalla storia. Il sito della città fu scoperto nel 1834 dal francese Charles Texier, esperto esploratore di rovine classiche, che però lo identificò con l’antica città Tavion, capitale dei Galati, citata anche da Erodoto e Strabone.
A generare la nuova avventura di Simon e Sophia è il loro amico turco Mehmet, che li aveva aiutati già nella precedente avventura. Egli è entrato in possesso di una tavoletta metallica ittita che pare abbia a che fare con la capitale Hattusa ed un grande tesoro, e chiede il loro aiuto. Riusciranno i tre avventurosi a trovarlo? Anche perché pure in questa occasione loro saranno inseguiti e perseguitati.
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