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15. RUSSIA – La tragedia dell’ARM.I.R nella Campagna di Russia 1942-1943

Autore: Remigio Zizzo

 20,00

Le immense sofferenze sopportate dai nostri nonni, dai nostri padri, dai nostri fratelli, morti, dispersi o sopravvissuti tra le immense distese innevate della grande Russia.

Description

Periodi, episodi, momenti della storia attraverso immagini rare ed inconsuete, tratte da archivi personali, albums di famiglia, ricordi dei protagonisti, prima che si perdano e perché ne resti memoria.

Formato 17×24 – Pagine 210 interamente illustrato con circa 300 immagini a colori e B/N – Copertina flessibile plastificata – Brossura

Non possiamo essere da meno della Slovacchia, aveva risposto Mussolini al generale Messe quando quest’ultimo, approfittando della pausa invernale sul fronte delle operazioni in terra di Russia, si era recato a Roma per conferire con il Duce nel disperato tentativo di dissuaderlo dal trasformare il C.S.I.R., IL Corpo di Spedizionea degli armamenti italiano in Russia composto all’origine da circa 60.000 uomini, nell’ARM.I.R., Armata italiana in Russia formata da quasi 230.000 uomini.
E fu così che in poche settimane, a partire dagli inizi di luglio del ’42, ai valorosi soldati delle divisioni Pasubio, Torino e Celere del C.S.I.R., si aggiunsero quelli della Sforzesca, della Ravenna, della Cosseria e di parte della Vicenza, nonché quelli delle tre divisioni alpine Julia, Tridentina e Cuneense. La nuova Armata al comando del generale Gariboldi, ebbe subito vita difficile a causa della inadeguatezza degli armamenti e della insufficienza dei mezzi, ancora più gravi di quelle che avevano accompagnato il C.S.I.R. durante tutta la prima parte della campagna. Le incomprensioni con l’alleato tedesco, a sua volta in forte difficoltà su tutto il fronte, il rinnovato vigore ed il soverchiante numero delle armate russe, nonché le asperità di un clima invernale estremamente rigido, fecero il resto.
Nonostante l’impegno di tutti i nostri soldati, i numerosi atti di eroismo ed il sacrificio delle unità alpine che mai cedettero di fronte al dilagare del nemico, l’apporto italiano sul fronte russo si concluse nel maggio del ’43 con una terribile disfatta. Mai sofferenza più grande accompagnò i nostri soldati nella storia del nostro Paese.
Le significative pagine di questo libro vogliono ricordare le immense sofferenze sopportate dai nostri nonni, dai nostri padri, dai nostri fratelli, morti, dispersi o sopravvissuti tra le immense distese innevate della grande Russia. Per tutti costoro l’appellativo di eroe non sarà mai sufficientemente degno per ricompensare il loro enorme sacrificio. Grazie uomini del C.S.I.R., grazie uomini dell’ARM.I.R.

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Dimensioni libro

17×24 cm

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