Concepito a Bengàsi da una famiglia siculo-campana, nasco a Caserta il 20 aprile 1927; mi portano a Bengàsi all’età di soli 8 giorni e ci resto, ininterrottamente, fino al 22 gennaio del 1941 poiché sono in arrivo gli inglesi che hanno sconfitto le Divisioni italo-libiche; raggiunta Tripoli, parto con il Piroscafo Marco Polo il 9 febbraio 1941 e giungo a Napoli l’11 successivo. Mi stabilisco con i familiari a Velletri ed il 25 luglio 1943 ed il successivo 8 settembre devo salire sul monte Artemisio per sfuggire ai bombardamenti anglo-americani. Dall’Artemisio, vedo lo sbarco degli Alleati ad Anzio il 22 gennaio del 1944 e mi nascondo nei boschi per sfuggire ai tedeschi passandovi l’inverno 1943-1944. Scavalcato l’Artemisio, sono a Roma il 3 giugno 1944 ed assisto all’arrivo degli anglo-americani. Il 20 settembre 1944, mi iscrivo alla 3D del Regio Liceo Augusto e, avendo mangiato frutta non lavata, contraggo il tifo dopo di che mi presento alla Maturità più morto che vivo; la Commissione mi fa domande dalla risposta più che ovvia e mi concede la Maturità classica. Mi iscrivo alla Facoltà di Medicina, nella Regia Università di Roma, il 30 ottobre 1945 ed il 21 aprile del 1953 conseguo la laurea. Il 1° luglio 1957, vinco il concorso nazionale ad Assistente nell’ospedale di Ariccia, fondato dalla Principessa Chigi in memoria del primogenito Agostino morto, il 1° marzo 1896, nella famosa Battaglia di Adua, persa dagli italo-eritrei. Dopo dieci anni, sempre per Concorso nazionale, divento aiuto fisiatra e, dopo altri dieci anni, vinco il Concorso a primario fisiatra-direttore sanitario, dato che ne ho l’idoneità avendo vinto il relativo Concorso specializzandomi nel frattempo in Medicina Fisica e Riabilitazione. Avendo trascorso a Bengàsi (Libia) i primi quattordici anni della mia vita, ho prediletto gli studi sull’Italia in Africa dedicandovi alcune pubblicazioni, tra cui: La battaglia di Adua, Paracadutisti Libici, Artiglieria Italiana, Giarabub e le due edizioni precedenti della PAI – Polizia dell’Africa Italiana, tutte edite da Italia Editrice – Foggia
(Nota: Oggi il Dr. Raffaele Girlando non è più tra noi)