Descrizione
Il “Lupo”, così chiamato per ricordare le gesta eroiche della torpediniera Lupo, nasce l’11 gennaio 1944 nella caserma S. Bartolomeo a La Spezia dove sventola ancora il vessillo italiano privato dello stemma sabaudo. Il battaglione, dopo un periodo di addestramento in provincia di Pisa, viene impiegato sull’Appennino e in Piemonte per proteggere le retrovie. Finalmente, nel dicembre del 1944, il desiderio di quei settecento Marò viene esaudito: l’Unità è al fronte, sul fiume Senio, per combattere gli angloamericani.
Sono tre mesi ininterrotti di combattimento in prima linea, senza avere il cambio, contro forze enormemente superiori per numero ed armamento. I Marò del “Lupo” danno un altissimo esempio di eroismo, scritto col sangue delle numerose perdite. Dopo un breve periodo di riposo, nel marzo del 1945, il battaglione viene ricostituito e il 20 aprile torna in linea per combattere l’ultima, disperata battaglia contro il nemico che ormai dilaga nella Pianura Padana. Il racconto prende le mosse dai ricordi di un veterano del “Lupo” che, a distanza di tanto tempo, rivede le immagini di quegli anni: dalla sfilata del suo Battaglione nel novembre 1944 a Milano fino alle rive del Senio e poi a Padova, dove il Lupo riceve l’onore delle armi dagli angloamericani.
Le vicende di tre commilitoni e di un gruppo di ragazzi che con il loro coraggio cercano di sostenere un mondo che è crollato si intrecciano con la storia di una ragazza romagnola rimasta con la famiglia nella sua terra sconvolta dalla guerra.
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