Descrizione
Pagine 192 – Formato 16 x 23 cm. – Brossura – Copertina plastificata con alette – ISBN – 9788895038902 – SPEDIZIONE IN 7 GG. LAVORATIVI
È un romanzo con protagonista un giovane di nome Aggelos che dovrà lottare contro altri giovani armati per poter salvare la giovane moglie gravemente ammalata.
Tuttavia, questo racconto vuole essere un tributo all’antica arte medica greca, della quale il più antico esponente che si conosca è Asclepio, Asklepios in greco, un bravissimo medico in seguito divinizzato.
A questo dio fu dedicato un tempio in Epidauro, nel Peloponneso, che in realtà era un vero sanatorio, un luogo dove la gente andava a curarsi. Altri templi-sanatori dedicati ad Asklepios furono in seguito costruiti in molti luoghi di influenza ellenica.
Quei sanatori ebbero talmente successo che gente anche non greca vi si recava per ricevere cure, persino i Romani. Essi si diffusero in Grecia e in Magna Grecia, così come anche i medici privati itineranti che curavano i pazienti con medicine che avevano origine vegetale o animale. Il medico Ippocrate, di cui ricordiamo il famoso giuramento, viene erroneamente considerato il fondatore della medicina, invece lui fu un suo valido continuatore, ma ebbe però il merito di rivoluzionare il concetto stesso di medicina stabilendo l’arte medica come professione a sé stante. Anche Ippocrate aveva imparato frequentando un tempio di Asclepio.
A seguito dell’epidemia di peste del 293 a.C., il Senato romano decise di costruire un tempio-sanatorio alla divinità greca Asclepio, chiamandolo invece Esculapio, inizialmente con medici ellenici provenienti da Epidauro. Il tempio-sanatorio fu costruito sull’Isola Tiberina.
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